
"La Ruota delle Armi Taglienti che Colpisce il Punto Vitale del Nemico"
(Estratto dalla pubblicazione di Chiara Luce Edizioni)
di Luca Cosci
La sezione successiva vuole aiutare il lettore nella comprensione della poesia.
Yamāntaka, che in sanscrito significa "Distruttore di Yama Signore della Morte", è una divinità di meditazione del Buddismo Vajrayana o Buddismo Tantrico e rappresenta l'aspetto irato del Buddha della Saggezza Manjusri. Nella sua forma più terrificante è conosciuto come Vajrabhairava, il Terrifico Adamantino, il cui aspetto ha:


il corpo blu scuro; nove teste, ciascuna ornata da una corona cinque teschi e con la testa centrale a forma di testa di bufalo con due corna, simbolo stesso di Yama Signore della morte; trentaquattro braccia, le cui mani tengono ciascuna un implemento (tra cui la mazza indicata nei versi) a rappresentare i diversi mezzi abili e le possibili realizzazioni attraverso le quali si può realizzare l'assenza del sé delle persone e dei fenomeni e abbattere così completamente l'ignoranza, cioè la radice della sofferenza di tutti gli esseri senzienti;
gli avampiedi delle sedici gambe, che schiacciano ciascuno un animale, rappresentazione delle diverse forme dell'ignoranza, tra i quali un bufalo, realizzando simbolicamente la non dualità del distruttore, del distrutto e dell'azione di distruggere; i talloni delle sedici gambe che schiacciano otto divinità maschili e femminili, tra cui la luna e il sole, a rappresentare la sua ineguagliabile potenza furiosa;


il corpo adorno di serpenti, monili di ossa umane e pelli animali, a rappresentare l'essenzialità della sua natura al tempo stesso divina e animale.
Yamantaka distrugge l'ignoranza dell'attaccamento all'io e al mio e la tendenza all'auto compiacimento egoico che lo accompagna.
