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Sono Canti perché nascono dall'incanto di scoprire che i sogni parlano del mio percorso spirituale, inviano insegnamenti nella bottiglia offerta dal mare oscuro della notte e lo fanno per emozioni, immagini e simboli che solcano la mente sfuggendo all'oblio.

Sono Canti perché sorgono dall'incanto di un attimo di chiarezza, scorto nelle pieghe più ordinarie della vita quotidiana, dove i colori, le forme, le energie appaiono nitide, uniche, immediate, sfuggendo a qualsiasi grigia concettualizzazione, a qualsiasi possibile narrazione.

Sono Canti perché a me sono apparsi sgorgare con la stessa leggerezza di un ritornello sulle labbra di un fanciullo.

Sono Canti perché hanno un loro ritmo e una musicalità talvolta anche stridula e dissonante, che accompagna e veste l'energia del movimento, lo scorrere delle immagini, l'intuizione.
Sono infine Canti poetici, perché solo con la poesia riesco a esprimere i miei vissuti senza rinunciare all'immediatezza dell'esperienza; solo con la poesia e il suo caleidoscopio di immagini, metafore, ritmi e musica riesco ad esprimermi senza cadere nella frustrante riduzione di un'ennesima razionale narrazione di me dettata dal mio ego.

I canti sono a Buddha perché l'incontro con i suoi insegnamenti e le sue meditazioni rappresentano una svolta nella mia vita, conferendo a questa mia esistenza umana un senso profondo e sempre più chiaro, anche oltre questa stessa singola vita.
I Canti sono a Buddha Dioniso perché Claudio Naranjo mi ha iniziato al Buddismo Dionisiaco, nel quale la limpida e lucida consapevolezza degli insegnamenti del Buddha è sorretta e spinta dalla potente energia istintuale di Dioniso, il Dio Toro. La contemplazione dell'immutabile natura della mente insegnata dal Buddha e l'apparente caos orgiastico di Dioniso, per quanto apparentemente opposti, conducono in realtà alla realizzazione della suprema conoscenza: l'immediatezza non duale della spontanea presenza dell'attimo. Non c'è conoscenza e libertà superiore.
Dioniso è presente negli insegnamenti del Buddismo tibetano, con altro nome e altra forma, ma con la stessa energia, la stessa furia contro le ristrette convenzioni egoiche, lo stesso invito a lasciarsi andare alla sapienza della nostra più profonda naturalità.

"Un viaggio profondo nella spiritualità e nella poesia. I 'Canti a Buddha Dioniso' mi hanno accompagnato in momenti di riflessione e meditazione. La fusione tra insegnamenti buddisti e energia dionisiaca è magistrale. Ogni poesia è un invito a guardare dentro di sé con onestà e coraggio."
M. R.
"Ho letto questo libro durante un ritiro spirituale e le sue parole hanno risuonato profondamente. Luca Cosci riesce a tradurre in versi l'essenza del percorso meditativo e della trasformazione interiore. Le poesie sono come porte che si aprono su dimensioni di consapevolezza inaspettate."
A. S.
"Un'opera che unisce la tradizione buddista tibetana con la modernità occidentale. I canti sono intensi, a volte crudi, sempre autentici. Mi ha aiutato a comprendere meglio il mio percorso di pratica e a trovare nuove prospettive sul Dharma. Consigliatissimo a chi cerca profondità e verità nella poesia spirituale."
G. T.
Data: Venerdì 12 dicembre ore 18
Luogo: Spazio Simurgh Via Giosuè Borsi, 39, 57125 Livorno LI
Serata dedicata ai "Canti a Buddha Dioniso" con letture poetiche e riflessioni sul Dharma.
Data: In programmazione
Luogo: Da definire
Incontro con l'autore e presentazione delle poesie. Dialogo sul sentiero spirituale e la pratica meditativa.

Poema commentato da Luca Cosci con approfondimenti e riflessioni sul significato profondo dell'inno omerico a Dioniso.